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Pubblicata il 12/03/2014
lui ti ha voluto sempre bene,
senza risparmi e nonostante
il frastuono spalmato dentro
casa.

chissà se siedevate alla Conca
del Pesco, lui vispo e mattiniero
a stendere quei pranzi che lo
ingobbivano da un giorno all'altro.

una volta - ero di sbieco ai
margini della fontanella- vi ho
visti aprire le labbra e raccontarvi
qualcosa che vi ha fatto traboccare
di risa.
e lì ho pensato; dev'essere così
un singhiozzo di felicità.

poi papà si è ammalato, e la mamma
è stata per lunghi anni la sua
infermiera.
gli serviva ogni pranzo su un
piccolo vascello in ottone,
con l'esclusivo guardiasegno
di una rosa bordata d'arancio.
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dolcemente stampata nella tenerezza del tuo stesso cuore

il 12/03/2014 alle 18:29
Jul

Particolare...

il 12/03/2014 alle 20:22

che tenerezza nei tuoi versi . quel tipo di rose sono le mie preferite , hanno tutto il colore del sole e il suo calore. bella. pupetta.

il 14/03/2014 alle 11:42

grazie pupetta...eppure non ricordo se ne ho vista mai una. forse da piccolo ero convinto che una rosa così, potesse essere più invitante...un saluto, fra

il 14/03/2014 alle 11:52

si sono piu' affascinanti delle rosse. hanno un significato particolare. pupetta.

il 14/03/2014 alle 13:15