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Pubblicata il 12/03/2014
Un gomitolo di nervi,
su me stessa ricurva come chi cerca qualcosa
che ha già trovato infondo ,
qualcosa che sevizia la quiete da troppo tempo ormai,
come schiacciata da un peso enorme,
inarrestabile al volto , al grido
all'inquieto sdipanarsi del sole in mille
schegge d'alabastro-

ed è già eclisse,
tra i cristalli d'anima lasciati sotto alle tue scarpe,
e l'umida saliva di tabacco e indifferenza,
e mi compiaccio di questa inattitudine
al mestiere della vita,
fermezza di bimba mai svezzata,
sola in un grido taciuto,
non so nuotare ma boccheggio grassa
nell'utero del mattino
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.......mi piace leggere i tuoi versi....mi piace .....; un abbraccio, rom.

il 12/03/2014 alle 15:49

poesia particolare ma nello stesso tempo profonda,un inchino per te ,ciao

il 12/03/2014 alle 16:57

Grazie a tutti!

il 12/03/2014 alle 18:25