Un bagliore nell'insonnia
sabbia fredda sui piedi
di sapore lunare
e poi una chiusa di sonno
a risvegliare la mia immacolata
corteccia cerebrale
un vialetto in bianco e nero
un tetto di rami intrecciati
l'ovatta sui rumori perde fili
cadono su cuscini stropicciati
tra sospesi amori e guai fino al
nuovo sole dimenticati.