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Pubblicata il 08/03/2014
sul tuo corpo di terra
passarono mercanti per la raccolta
di odorose essenze,
di sesamo e cumino s’empirono bisacce.

di seta, pepe nero e tutte le altre spezie
riempirono le sacche a dismisura.
la tua prodiga terra
produceva fragole e viole
e rose dicembrine ad abbagliare pupille.

il the d’ibisco, porpora ed asprigno,
tracannarono viandanti
in cerca di ristoro.
sagittari,
invaghiti della tua brina notturna,
si sfidavano arditi nelle serate di quiete
a vincere della bella il lungo bacio.
ti urge dentro un silenzio di fuoco.
ruggisce il Leone che dentro imprigioni
tra sbarre d’inquietudini.

affamati di te
bande di beduini
sfidano del ghibli l’aggressione,
con occhi sanguinanti con spade sguainate
come fulmine quieto
a fendere fortini di obbligate difese.

cattedrali gotiche le tue guance di pesca
brillano di propria luce
solo se dall’interno ammirate,
mentre fuori dal tuo vissuto
austero si erge il monastero
di cinture di vedette circondate
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Che bella Anna, sa di attacco e e di difesa, di vita itinerante, di bellezza che riesce ad emergere anche nell'aridità. Ho visto questo e mi piace la forza che è nei versi.

il 08/03/2014 alle 12:03

Stupenda, meravigliosa, le descrizioni sono così definite da essere più che immagini, si vivono totalmente...chissà che luogo è...magari una composizione di esperienze e di ciò che dimora nel profondo di un'anima...complimenti cara anna, ti abbraccio, andrea

il 08/03/2014 alle 16:24
Jul

Una pregiata composizione, complimentissimi! Jul

il 08/03/2014 alle 16:30

mi date una grande gioia, Grazie amici miei..

il 08/03/2014 alle 16:31