stupenda poesia memoriale, un recupero della semplicità e spontaneità dei tempi passati e dell'infanzia, mi ha ricordato quando andavo da mia nonna...questo ricordo tuo è più che divino sapori ed immagini avvolgono e velano di nostalgia per tutti coloro che hanno avuto infanzie serene e legate a quelle semplicità che oggi vengono sempre più bistrattate...ti abbraccio cara anna, andrea
ricordi incisi con bulino incandescente nella mia anima...grazie Andrea!
la cosa più bella ora che la rileggo è anche la dolcezza con cui racconti tutto, estasia davvero e fa del tuo anche qualcosa di nostro, nel senso di chi legge...complimenti ancora anna ti abbraccio, e scusa l'invasione, andrea^^
...berrei volentieri un calice di quel vino ambito dagli dèi......mi darebbe certamente sollievo....; un abbraccio, cara Annysea, rom.
nella mia terra si produce ancora di quel vino, si può chiamare "malvasia", primitivo", moscato, e tutti si affrettano a donarne bottiglie agli amici... con etichette personalizzate... per te ce ne vorrebbe una davvero speciale amico Rom!
Ecco, per chi ne volesse conferma: http://saporidelsalento.wordpress.com/2013/11/13/i-vini-di-pino/