scappo l'inverno.
porto omaggio al luogo d'ombra
frutto, veleno e sostanza.
Gelato nero e zucchero filato
alla deriva d'oriente
sul mare d'inchiostro
ormai privo di significato.
Levo le mani dalla pozza
del generoso tuo calore
e saluto te
gemello arenato
nel dettaglio comune
d'un tempo ristretto.
estendo
in un futuro senso
il trascorrere di un Piano.