Approdar crepuscolo in flebile capitolar, e bruma velarne firmamento, oh! bieco retaggio imploda fervor in docile quiescenza, e quantunque amor incomba ardor, aggrazziar deliri di notti senza tempo.
sguardi che inchinarvisi possiate, il cui miracolo in soffusi abbandoni meditar vesta, e vita fenderne luce nell'oscuro flutto.
pensieri banditi dall'alcova del silenzio, e votati alla mistica contemplazione, ove recar indulgenza d'animo sia riscoprir desideri felici, valicandone bagliori diffusi nel magico archetipo.
risplenda timida stella volto tuo e saggi l'eremo della nostalgica mente.
giorni, gemiti nell'eco del rammento, ove grida erranti nel magico coadiuvo dell'incontro
- Attualmente 3.66667/5 meriti.
3,7/5 meriti (3 voti)