svettano veloci
lontane dagli scrosci turchesi i soprabiti lucidati
di miele e le colate sull'asfalto perfetto
dalle ombre di febbraio e la gioia di Bacco
corrono veloci, corrodono rivoli interi
precedono diluite la spaccata dei dirupi
freddi inamovibili non le vedono stazionare
rimangono sinistre disgregate
rigogliose e glaciali le cosce
avviluppate a salubre vivacità.