Le assonanze di cui hai costellato questi versi rendono la lettura un saliscendi di significati e di immagini interessante, anche l'intercalare, assolve la sua funzione di rimarcare un concetto una dualità tra stelle ed animo ... le considerazioi che fai sull'amore poi, intessono la trama di questa tua intensa poesia, sergio
-l'amore ha come forma la fine-' quasi sempre Andrea...perchè fa parte delle cose che perdiamo per strada. Nonostante tutto, a volte, vuoi la fortuna, vuoi l'intelligenza degli esseri in questione, vuoi il saper condividere e donare, nascono degli amori che hanno in se amicizia, compagnia e rispetto....e allora voli alto, oltre ogni limite imposto, senza domandati quanto durerà il volo. Bella, profonda, ben articolata questa tua. Arlette
Andrea inneggia ad affetti che chiama “visioni che non conoscono tempo”, amori che solo la spontaneità della giovinezza fa nascere e morire. Solo gli innamoramenti, le passioncelle sono “L'amore ha come norma la fine”. L’amore vero viene più tardi, matura come un frutto e si fa dolce nella sua giusta stagione e dura, se è maturo a punto giusto dura e muore con noi. Un falso amore ha sempre certezze sfumate e accende buie speranze; purtroppo è così, ma la giovinezza supera tutto, annienta sofferenze e solitudini, avanza come un bulldozer, ara campi vergini e scava solchi rigogliosi. Vigorosa l’intensità lirica di tutta la poesia, ma impareggiabili i versi “indefinite due figure si davano al silenzio“, “tenuemente liberato al sole nelle circostanze saltuarie”, “solitudini fa ascoltavo quei passi”. Per la sua età Andrea sorprende sempre e arricchisce.
Scorrevole tristezza che sa di pane in pasta da lavorare con parsimonia e serenità! Sir Morris
commentare i tuoi scritti,che mi arricchiscono sempre, spesso mi e' difficile perche' ho molti limiti come commentatrice,e non solo,pero' in questo caso vorrei dirti che l'amore vero va oltre la vita, e' eterno e pur tra alti e bassi,come del resto ogni cosa,e' capace di sopportare tutto.credo che siano le infatuazioni a d avere come meta la fine:ti auguro di trovarlo ed averlo accanto x sempre.marinella
Le tue composizioni non si leggono semplicemente per curiosità od intrattenimento: fanno pensare. Versi che catturano la psiche quali " dall'edera scendevano lucertole di sole". Ecco Andrea, leggendo questa tua ho pensato al romanticismo dello Sturm und drang, dipingi, con maestria, l'irrazionalità della ragione e mescoli emozioni con efficaci introspezioni .Complimenti, Giulia
Grazie caro Sergio per le tue analisi sempre giuste ed obbiettive...sempre motivo di crescita per me, ti abbraccio, andrea^^
Ed io che lo trovavo un verso banale...il tema di cui parli caro amico, è "caro" anche a me, forse meno ora che un anno è passato e quindi quando scrivo riesco a fare più riflessioni che esprimere impeto di ciò che è stato e ciò che è rimasto...personalmente credo che l'amore sia una parola di cui tutti abusiamo, a cui colleghiamo i più vari e vaghi riferimenti quando poi il sentimento vero che il termine esprime assai raramente lo proviamo o abbiamo modo di vedere espresso...riguardo il ferirsi vicendevolmente credo valga solo quando si crea un amore fittizio per rattoppare delle mancanze personali, da ambo le parti s'intende...questo testo come molti miei è legata a questa visione...siamo umani vogliamo ferire e non essere feriti, alla fine succede comunque....grazie ancora, un carissimo saluto Cosimo, andrea^^
Hai ragione arlette...sono pochi amori che possono nascere e quando vi sono è una fortuna...forse l'età giovane mi è consolatoria de fatto che ancora tempo c'è per poterne trovare uno completo e vero....grazie davvero, ti abbraccio, andrea
e chissà che non venga fuori un buon pane...grazie ciao Maurizio
cara marinella mi attribuisci più meriti di quanti ne abbia e sottostimi troppo le tue capacità...come dico sempre la spontaneità di un'affermazione è la base del commento migliore se si esprime con sincerità quanto una lettura ha fornito tutto va bene e non c'è bisogno di confronti....grazie delle tue care parole, spero anch'io di trovare un amore vero...e concordo con te che esso sia più vero nei suoi alt e bassi, perchè vuol dire che è regolato in sontonia con la vita di chi lo prova...grazie, ti abbraccio, andrea
grazie cara giulia...personalmente non mi dispiace se qualcuno leggendo un mio testo lo faccia solo per curiosità o per intrattenimento, sono buoni motivi anche quelli, la speranza che non si rivelino superficiali e quindi producano una comprensione superficiale...poi non m'importa che piaccia o meno, basta che non venga inteso come qualcosa che si passa per forza...riguardo il confronto con tale corrente romantica non credo di potermi avvicinare a tanto...sicuramente sono tra le mie letture, timidamente mi accosto al di sotto....e le tue parole come quelle degli altri sono il vero valore delle mie parole...grazie cara giulia, ti abbraccio, andrea
Versi sublimi, un poetare che non è di tutti. Per il senso profondo da dare a questi versi, non mi ripeto perchè concordo pienamente con Ugomas. Un amore quando è profondo ed intenso non finisce ma si rafforza sempre di più nel tempo perchè riesce a superare tutte le difficoltà.. Siamo noi che soffriamo perchè siamo convinti di avere sbagliato ed evitiamo di guardarci intorno. Questo è solo un mio modesto pensiero che può non essere condiviso. Felice giornata.
Caro Andrea, scrivo queste righe soltanto per dirti che ho letto e che ho sublimato le emozioni...caro amico il tuo canto colma la voragine che ho dentro al mio cuore.....un abbraccio, rom.
è tipico, quando un amore finisce, la lotta tutta interiore tra il razionale desiderio di dimenticare e l'irrazionale desiderio di ricordare... è illogico, lo sai, il buon senso te lo dice, te lo dicono anche le stelle, fredde, lontane...che ne sanno loro di dolore, passione, amore....non si sana subito la spaccatura tra ragione e cuore, anzi, qui è l'irrazionalità a prevalere, l'abbandono ai ricordi, anche se fanno male, come in una specie di masochismo......................e lontano, come un rintocco di campane la voce della ragione(stelle) che ti "ordina" di dimenticare, di far cessare lo strazio dell'anima che, ti implora di dimenticare.. mi è piaciuta molto. ti abbraccio eos
La ripetizione è consolatoria,ma non basta a colmare quel divario nascosto tra la luce e il buio. La prigione dell'anima ha quasi un senso cosmico nell'abbraccio visivo alla natura. E le creature si adattano vicendevolmente al giorno e alla notte. In te echi di Leopardi e Pascoli? L'uomo non deve per forza essere un Grande per far nascere sentimenti poetici. Un caro saluto alla tua anima indagatrice.
Grazie mio caro amico, che bello essere tornato in PH dopo queste settimane....ti abbraccio, andrea
è vero anche questo, cara lorella credo che ognuno di noi potrebbe dare un personale paradigma dell'amore e nessuno di questi darebbe una definizione completa e icura di questo grande sentimento...probabilmente è qualcosa che coinvolge pochi e che se è reale prosegue come tu e Ugo spiegate...tempo per l'amore vero forse verrà...grazie, ti abbraccio cara amica mia, andrea
Caro Romeo felice di trovarti fra queste parole...spero che piano piano il dolore si affievolisca e la bellezza del ricordo e la forza della vita ti avvolgano per proseguire più sereno...ti abbraccio e sempre vicino, andrea
molto vero quel che scrivi cara eos e apprezzo molto la tua disamina che trovo assai corretta...grazie cara amica delle tue parole profonde e sempre utili, ti abbraccio andrea
Grazie delle tue parole caro Decio, e per gli arditi accostamenti....ti abbraccio immensamente, stima reciproca, andrea