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Pubblicata il 09/02/2014
Le rosse verbene sbocciate
per quel rituale, odoravano
dell'incolto giaciglio;
stelle stringate nel rantolo viola
di un persiano indefinito.

tu sgranavi i passi con velata
intrusione, assumendo i contorni
di una lepre di strada, allorchè
trasferivo su di te la mia faida
notturna.

al risveglio il mormorio di un bacio
ben sopra le ginocchia, la catena scioltasi
dalla caviglia pendeva di sottigliezze
esposte.
Sul seno ancora spossato, gli orli
di un'incauta meraviglia.
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Da accarezzare! Sir Morris

il 09/02/2014 alle 08:38
Jul

Molto bella, sericamente sensuale...

il 09/02/2014 alle 17:21