Senza quelle mezze parole
che non trovo facciamolo.
Ti strappo i vestiti di dosso
mi hai detto che a te piace farlo così,
lo vedi che ti ascolto?
non dimentico e faccio quel vuoi.
Ti bevo il sudore
dai calici delle tue ascelle
poi ti mordo le labbra
e ti lecco anche l'anima.
Almeno quella!
Sciolgo gli iceberg
dei tuoi capezzoli
urtati dal mio sguardo Titanic
che affonda nella tua pelle.
E anche nelle idee.
Stringimi senza parlare
tra le tue labbra cromate,
sono la neve fondente
che ti bagna le labbra.
Divorato dalla fretta
cammino avanti e indietro
tra le tue pareti di carne
calde, strette e sudate
che nascondi tra le gambe.
Angela da quale cielo
sei caduta sul mio letto?
ti sento calda intorno a me
come il ciclone delle Azzorre
anche se fuori piove
ma pensa che strano!
sei qui eppure sei bagnata.