PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/02/2014
- Ragazzo schivo ora guarda in su!
Adesso schiavo piegati e stai giù!
Imparerai cos'è la lealtà, stare in silenzio
e fare ciò che non ti va -
Io, non venderò la dignità
di essere integro alla mia anima;
puoi dire e fare ciò che vuoi,
le tue parole false non prevarranno mai!

- Adesso taci e stai ad ascoltare, non parlare,
tu non conosci le verità del mondo.
Chi ha la forza di abusare del male, sa lottare,
può decidere di fare di tutto silenzio;
annuisci e basta, perché va così! -

Vivendo d'odio trasformi tutto in fumo,
passivo e tossico respiro del vuoto!
Imponi dimenticando la realtà, oggi son io
domani tu che non avrai meta.
- Il legno cede sempre al ferro,
l'acciaio resiste sempre al pugno;
ti arrenderai e venderai alla mia volontà,
per sempre sotto la mia parola! -

Ora basta lasciami gridare, posso dimostrare,
l'arroganza spietata non vince mai.
Chi ha la forza di capire il male, sa non barare,
giunge ai fatti libero da ogni timore;
credimi o prova, perché è così!

- Saremo sempre anime inconciliabili!
Saremo sempre vite incomparabili!
La libertà non dà nulla, stare in catene
darà sempre una certezza -
Io, non mi legherò alla viltà
rispetterò senza tradire la mia strada;
relegati pure nel tuo passato,
la violenza delle tue paure non mi fermerà!

- Adesso fermo e stai a guardare, non ti girare,
ogni vita nel mondo è imprigionata.
Chi ha la forza di abbassarsi al male, e odiare,
troverà sempre un motivo per vivere;
annuisci e basta, perché va così! -

Morendo nell'odio non avrai dato niente,
confermerai che sei stato un perdente!
Tu sei schiavo di te stesso, ora io parto
per il mondo che chiami malvagio.
- Il mio posto sarà sempre qui,
vattene pure se ancora vuoi illuditi;
il mio destino io lo so l'ha scelto il fato,
ci rivedremo uguali alla fine del tramonto! –

.A.G.
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Sei libero, Andrea... tutti lo siamo! Il cavaliere del crepuscolo: Sir Morris

il 06/02/2014 alle 08:42

Forse non tutti siamo ancora Liberi! Ci sono ancora degli schiavi e delle schiave, ha ragione Andrea!

il 06/02/2014 alle 16:40

e'vero andrea, anche i liberi,non sono mai veramente liberi,figuriamoci poi gli altri...........marinella

il 06/02/2014 alle 17:27

caro Andrea gli schiavi ci sono stati, ci stanno e continueranna a starci , la soluzione e' la sua stessa radice ,cose' l'odio siamo sicuri che tutti si comportano bene ????? un salutone

il 06/02/2014 alle 18:20

Poesia bellissima. Come sempre, mi dai degli imput, che spingono a riflettere su tematiche esistenziali. Cos'è la libertà? Siamo veramente liberi? Attraverso questo dialogo serrato, di grande intensità lirica, fai intendere che tutti siamo nello stesso tempo schiavi e liberi; forse dovremmo liberarci dalle catene imposte dalla paura di cambiare, da un'interiorità non del tutto realizzata. Bravissimo Andrea! Ti abbraccio

il 06/02/2014 alle 19:38

Bellissima poesia. Mi associo a quanto commentato da Aedo. Ciao, Antonella.

il 07/02/2014 alle 00:05

Considero la libertà non uno status, ma l'atto delle scelte. È in quel momento che, dentro di te, sai se davvero sei libero o no. Libero di scegliere il bene, libero di scegliere il male. Lo senti, se la scelta è libera o condizionata.

il 07/02/2014 alle 00:07

Forse nel pensiero...grazie del passaggio, ciao Maurizio

il 07/02/2014 alle 01:17

Sai cara anna dipende pure ognuno cosa intende per libertà, io con questo testo volevo indagare la libertà delle scelte, lo scontro fra la mentalità già imprigionata e quella che ancora si chiede, indaga su come giungere a qualcos'altro...grazie delle tue parole, ti abbraccio,, andrea

il 07/02/2014 alle 01:19

paure, dubbi, povertà, malattie e tanto altro...l'idea della libertà che noi umani abbiamo è così alta che basta poco per creare una prigione, che basta poco per finire in una prigione, spesso create da noi stessi a mio vedere...grazie anche a te, ti abbraccio dolce marinella, andrea

il 07/02/2014 alle 01:21

l'odio secondo me è come l'amore privato del suo aspetto positivo, in un certo senso è l'eros dell'amore...quella passione(distruttiva) che invade ed acceca...nessuno è esente dal provarlo almeno una volta, nessuno si comporta sempre bene....volendo fare una battuta, beato Odisseo allora...grazie del tuo prezioso passaggio caro paolo

il 07/02/2014 alle 01:25

Come sempre riesci a comprendere le mie parole nel loro senso più puro, un grazie speciale quindi va anche a te caro Ignazio....ammetto un timore mentre scrivevo questo testo ieri sera, temevo che la mancata forza scurrile del linguaggio potesse penalizzare la violenza insita nel dialogo, almeno da una parte dei due "schiavi"...credo infine che il non aver scelto termini offensivi, o villani come usava dire una mia maestra delle elementari, abbia dato modo di concentrare più la violenza psicologica delle parole, almeno spero di aver fatto qualcosa di simile....ovviamente non volevo qui parlare o accennare alla schiavitù che viene ricordata dai libri di storia, ma una schiavitù morale, mentale e perchè no spirituale, oltre uno scontro generazionale in un certo senso....queste ultime parole non son per te, in quanto credo tu avessi compreso tutto ciò, lo scrivo per esporre chiaramente e spero esaustivamente ciò che mi ero prefissato di trattare con questa poesia....grazie ancora, scusa la risposta lunga, ti abbraccio, andrea

il 07/02/2014 alle 01:32

grazie carissima anto....ti abbraccio infinitamente, andrea

il 07/02/2014 alle 01:33

grazie caro fabry per il tuo commento importantissimo....come scrivevo in qualche commento sopra, ognuno di noi dà all'idea di libertà un alto valore, così alto che racchiudendo mille sfere trova anche mille ostacoli...c'è secondo me una varietà con cui entriamo in relazione con la libertà, la libertà come status, ovvero il cittadino con dei diritti riconosciuti e tutelati(?)...la libertà morale e di scelta che tratto in questa poesia a cui il tuo commento fa dà arricchimento...la libertà di pensiero, di vita, di morte etc....quindi la libertà è idea tanto alta da racchiudere mille accezioni/eccezioni....questo è il mio umile pensiero, grazie delle tue parole che pienamente condivido caro Fabricio, ti abbraccio, andrea

il 07/02/2014 alle 01:38

L'odio, l'arroganza spietata, l’abuso, ecco la verità del mondo. Fa rabbrividire la realtà di queste asserzioni, specialmente perché non maturate dall’esperienza di un adulto, ma dall’acume di un giovanissimo, senno del futuro. Andrea si sofferma anche sul concetto di libertà: siamo veramente liberi di fare e di pensare, o anche il nostro pensiero è manovrato, controllato, usato? Brutti tempi quelli che viviamo, il giovane poeta lo percepisce, ne patisce, ma non demorde; si conforta con i suoi principi, con i valori in cui crede e di cui va fiero: questi versi, sua giudiziosa valvola di sfogo, lo dimostrano. Bravo Andrea, come sempre. Ugo.

il 08/02/2014 alle 14:02

Grazie delle tue accurate parole caro Ugo, un caro abbraccio, andrea

il 08/02/2014 alle 18:12

c'è un solo posto in cui siamo liberi, completamente liberi: la follia!.........la prima schiavitù è quella che noi stessi ci diamo, quella che il nostro pensiero razionale ci impone, e poi le mille altre gabbie delle convenzioni social, morali, degli affetti.....d'altra parte, però, la vita associata esige necessariamente l'adattarsi, l'adeguarsi, porsi dei limiti.....e questa è già prigionia.... è un dialogo tra anima e mente il tuo, o così lo interpreto, nel quale ritrovo molti dei dialoghi tra la mia anima e la mia mente di quando ero ragazza......poi si cresce e si finisce per abituarsi ai limiti, per rassegnarsi all'idea che la libertà, quella vera e illimitata non esiste, non può..a meno di non fare come l'Enrico IV , mi sembra di Pirandello.!:-) piaciuta molto! ti abbraccio, Andrea eos

il 08/02/2014 alle 19:18

Mi ricordo un mio vecchio testo in cui definivo la follia come un'altra prigione, ed anche tu eri di questo avviso, hai mutato idea?...ti do ragione se percepiamo la follia come l'intendeva Pirandello, allora lì si che "sentiremmo fischiare il treno"....ma come tu dici vivere è anche convivere, convivere con se stessi ma sopratutto con gli altri, nel bene e nel male...la libertà in questo caso è secondo me restare se stessi nella massa...per me la libertà è il limite dell'esistenza, ne abbiamo un'idea ma non la viviamo veramente, inoltre sbaglia a mio dire chi crede che libertà sia fare ciò che si vuole in barba a tutti...ti ringrazio veramente di cuore, ti abbraccio cara Eos, andrea

il 10/02/2014 alle 17:53