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Pubblicata il 05/02/2014
Troppi sono i calcari,
umidi e lerci, in fondo al
garrulo prurito delle rocce,
tra le forme di vita che
giacciono latenti come chiglie
appesantite.

il corindone talvolta si viene
a trovare in fessure di cristalli
dove pernotta una luce chiara,
d'amicizia variegata, non dispersa
dalle folaghe più esperte in
dissapori.

e sulla rampa di voci prime,
la cupola dei carati innalza
padiglioni gemmati, dove
potere profittare degli scarti
del tempo, nella rincorsa alla
lega d'oro, che è pur sempre
un'attesa, colma di purezza.
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Piaciuta nei suoi strati preziosi e non! Sir Morris

il 05/02/2014 alle 16:50
Jul

Caspita! Questa è la tesi ineccepibile di un orafo eccellente!

il 05/02/2014 alle 17:30

grazie del passaggio...;-)....fra....

il 06/02/2014 alle 13:13