Troppi sono i calcari,
umidi e lerci, in fondo al
garrulo prurito delle rocce,
tra le forme di vita che
giacciono latenti come chiglie
appesantite.
il corindone talvolta si viene
a trovare in fessure di cristalli
dove pernotta una luce chiara,
d'amicizia variegata, non dispersa
dalle folaghe più esperte in
dissapori.
e sulla rampa di voci prime,
la cupola dei carati innalza
padiglioni gemmati, dove
potere profittare degli scarti
del tempo, nella rincorsa alla
lega d'oro, che è pur sempre
un'attesa, colma di purezza.