Ho mal di mente ogni qualvolta nasce il sole
ed è freddo,
di me in te non si parla mai, è quasi un rigetto
di parole.
da una tenda appare una nebbia in carne
con un gesto richiama attenzioni
su me che sussurro e poi smetto, un'occhiata
impastata con la mente, di me in te parlano altri intensamente.
un tamburo blu segna i passi umidi tra frasche lucide,
fresca giornata, ripeto, ed ho male al cuore azotato;
molte mosse e sguardi di paura.
nell'abituale atteggiamento, pura, non moriresti mai e
potremmo vivere magari insegnandoci a vicenda le nostre futili cure,
ma non è poesia d'amore se oggi non piove.