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Pubblicata il 21/01/2014
Rimembro un freddo giorno nel canile
ove, straziati, dovemmo portarti:
come un orrendo colpo di fucile
vecchio padron da noi volea strapparti.

ma poco dopo Tu da noi tornasti;
il guinzaglio tiravi, disperata,
cogl'occhi sguardi d'amor a noi lanciasti:
sol di noi ormai eri innamorata.

poi padron via ti portò più severo,
strappando così dagl'occhi l'aurora
e dalle nostre vite felicità...

lontani da ogni invidia o avidità,
in un mondo più bello e più sincero,
verso noi, felice, correrai ancora.
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Dolori sciolti in parole!

il 21/01/2014 alle 16:38