PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/01/2014
Sciolta lenta la sua morsa
l'inverno se ne è andato di nuovo,
gemme sui rami e la brina
...era nel cuore di dicembre
l'inizio dal prosieguo freddo, il ricordo
di merli neri contro ogni nuvola;
a perdita d'occhio stava la nebbia fitta
che tutto sfumava via,
tutto portava via
più dell'onda che spazza la riva.
Dentro il nuovo mezzogiorno
l'effigie d'un drago morto,
fetore di terra marcia all'animo;
qualche suono di un uccello
per un canto malinconico
...così si fa viva la prima verità
pallida di vita, in silenzi di campagna
il tornare solitario di una rondine;
a perdita d'occhio stanno le mattine
e il ghiaccio sulla via
piano si porta via,
e nel vento a lento avanzamento
richiami di rondine si fanno largo
giungendo a casa mia,
dentro l'anima mia
dove regna incontrastata la buia marea.
All'uscita di casa,
incrociarsi con il nulla
e l'abbaglio tiepido del sole; alla stazione
attendere un arrivo, l'uomo vicino
a domandare quando viene
...vie di primavera sono la meta
come di sera la luna,
tutto è cominciato e chissà l'animo
quale paesaggio ha intravisto
nel futuro senza voce:
conferma del gelido addio.

.A.G.
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basta una parola splendida ,in essa il tuo animo si e' fatto scrittura ,un salutone

il 20/01/2014 alle 18:34

ti ringrazio caro paolo...trovare sempre la primavera dell'inverno...e rinnovare l'animo dalla tristezza....ti abbraccio, andrea

il 20/01/2014 alle 19:10
Jul

Bella la tua visione, ma cronologicamente parlando, si vocifera che l'inverno debba ancora arrivare ed esternare il suo rigore. Cari saluti, Giulia

il 20/01/2014 alle 20:20

quanta atmosfera, alcuni versi da sottolineare, gettati sul bianco con sentimento, il drago morto poi...sei un paesaggista acrobatico.

il 21/01/2014 alle 00:22

i brusii non mi sono mai piaciuti cara giulia e non li ascolto....cronologicamente l'inverno è iniziato da un po', il solstizio è già passato....è vero pero che non ha scatenato ancora il suo rigore da generale..io ho voluto raccontare una vision futura..grazie del passaggio, un caro saluto, andrea

il 21/01/2014 alle 01:46

grazie cara rich...immensamente ti abbraccio, andrea

il 21/01/2014 alle 01:47

ieri ho visto nel mio giardino la prima mammola fiorita e mi sono sorpresa....ti leggo sempre con rinnovato interesse. Ti abbraccio Andrea.

il 21/01/2014 alle 07:45

Atmosfere che incantano, sfumature che cambiano, malinconie che aleggiano in uno stile impareggiabile.Baci patty

il 21/01/2014 alle 08:46

Ricca di sfumature questa tua poesia. Complimenti. Piaciuta anche per lo stile a tratti anche particolare ed insolito.

il 21/01/2014 alle 16:48

ti ringrazio cara anna, nel mio giardino ancora erba e terra, poi con le piogge degli ultimi giorni anche se fosse nato un timido fiore sarebbe già stato spazzato via, in compenso gli alberi mi danno un conforto assoluto...come le tue parole, ti abbraccio, andrea

il 21/01/2014 alle 22:47

ti ringrazio mia cara amica, ognuno di noi si esprime con un suo stile, per ognuno particolare e bello....il tuo mi emoziona sempre, ti abbraccio dolce patty, andrea

il 21/01/2014 alle 22:48

grazie caro fabio, in effetti questo testo di stile diverso dal solito, sarebbe insieme ad un altro testo(Rovi in Suicidio) il tentativo di trovare uno spazio realmente mio, in cui esprimere la poesia ed il racconto fusi insieme...ti ringrazio di tutto,ti abbraccio, buona serata, andrea

il 21/01/2014 alle 22:50

dentro l'anima mia dove regna incontrastata la buia marea.// passano le stagioni ma il tuo animo è sempre più cupo….ma no è soltanto una cupezza letteraria, vero Andrea ?…Tempo fa ti chiedevo se fossero sperimentazioni…penso che lo siano ancora….mi piace molto nella scenografia l’ uomo vicino che chiede: “Quando viene”…unica figura umana nello scenario stupendamente lirico ma allucinante al tempo stesso….io spero che la voce dell’ uomo della stazione si dispieghi sul gelido addio e possa così portare una voce nel futuro….. Non vorrei che terminassero mai i tuoi versi, Andrea, leggerei all’ infinito perché ogni “quadro” ne presuppone un altro e perché l’ animo chissà quale paesaggio ha intravisto …la ricerca dei silenzi di campagna a trovare la prima verità è incominciata…..; un abbraccio, rom.

il 21/01/2014 alle 23:17

Mio caro amico, hai ragione nel trovarmi cupo...ho sempre avuto un temperamento un po' così, tuttavia non manco d'essere felice....quest'ultimo anno(2013) è stato forse più oscuro perchè è stato di riflessione, un po' su tutto, principalmente sulla fine dell'amore con la mia Kalmia, poi sulla mia tendenza ad essere solo, cosa ho errato, cosa ho fatto giusto...tu mi hai sempre chiesto se erano sperimentazioni, io con leggerezza, forse per non soffermarmi troppo su me stesso ti rispondevo che tutti sperimentano ed è sempre un continuo sperimentare, e almeno stilisticamente lo è stato e lo è ancora...questa voleva essere più lieta, l'inverno dell'anno concluso si tiene la mia buia marea, e con il richiamo della rondine, torna la primavera e la nuova serenità...sviscerati i simboli il senso puro del mio testo è questo...quell'uomo è ciò che si vuole essere e chiede "quando viene...questa nuova serenità?" Riguardo il gelido addio, intendo dire che il gelo se ne è andato, l'inverno solo un gelido addio può dare, come un amore tradito....speriamo che l'animo trovi verità liete questo mi auguro e ti auguro mio caro amico...grazie di tutto, ti abbraccio, andrea

il 22/01/2014 alle 00:22

sempre troppo troppo buono....scherzi a parte, ti ringrazio davvero per la tua gentilezza...sono lieto che possa essere piaciuto questo testo e anche come è scritto spero, in quanto è un modo di scrivere in cui credo molto...ti abbraccio caro fabio, buona serata, andrea

il 22/01/2014 alle 00:43

leggerti e' sempre tanto gratificante andrea ,si termina la lettura pieni di emozioni marinella

il 22/01/2014 alle 14:16

Un solo commento: tutto ciò che è in te è poesia. che sia inverno o che sia primavera, il tuo animo nobile e puro ti permette di scrivere poesie che lasciano il giusto apprezzamento, sia mio che di quelli che hanno il previlegio di leggerti. un abbraccio come sempre Aldo

il 22/01/2014 alle 18:30

grazie cara marinella della tua presenza...sempre onorato, ti abbraccio, andrea

il 22/01/2014 alle 23:20

grazie mio caro amico, per tutto ti abbraccio caro aldo, andrea^^

il 22/01/2014 alle 23:21

Un altro profondo viaggio introspettivo, caro Andrea: e mi ritrovo anch'io ad affrontare il gelo dell'inverno, la nebbia dei giorni perduti, la malinconia del vuoto esistenziale, per poi ritrovarsi nella primavera insieme alle rondini in volo.... Bellissima poesia, come sempre! Un abbraccio

il 24/01/2014 alle 00:04

sai solitamente non mi sento triste d'inverno, ma saranno questi giorni un po così che mi hanno abbattuto, così ho deciso di pensare un attimo alla primavera...grazie davvero per le tue parole caro Ignazio, ti abbraccio, andrea

il 24/01/2014 alle 00:19

hanno quasi un tono d'addio queste tue parole, voglio sperare il contrario...t ringrazio, la stima ed il piacere di averti conosciuto e conoscerti è reciproca, ti abbraccio caro amico, andrea

il 24/01/2014 alle 00:52

in punta di piedi mi avvicino al tuo sentire che sento mio... vorrei essere all'altezza degli altri per poterti commentare ed esprimere ciò che mi fai sentire.....non mi è possibile.... troppa poca cultura ma leggerti mi intenerisce l'anima......Gabriela.

il 26/01/2014 alle 07:55

carissima gabriela, se fosse realmente vero quel che dici, non potresti scrivere le bellezze, sagge e profonde che ci doni e che con gioia leggo...le tue parole sono all'altezza di tutti perchè in poesia in amicizia non ci sono gradini ma solo pianure, quindi le tue parole mi sono care e preziose come quelle degli altri...ti ringrazio delle tue parole ti abbraccio, andrea

il 27/01/2014 alle 13:43