dalla suprema meraviglia
trae forza quel ramo
che spezza il cemento
dimorando l'angolo.
gialle ancora le foglie
resistono oltre l'autunno
colorando quel grigio
per ricompensarlo.
perchè ,malgrado tutto
lui
gli fa da scudo
da manto.
tante volte hanno tagliato il padre
ma la linfa cresce nel figlio
con silente canto
lui è più piccolo per nascondersi cammuffarsi
per non soccombere
ma mi saluta da una finestra cieca
che fa tirare in su lo sguardo
e cosi lo vedo
che si rinnova con il cielo
di quella forza
e me lo gusto il miracolo
sorniona rido alla radice
sua nascosta a quel seme
che fu portato
che vive dentro
in cosi poca bella apparenza
dove ha fatto la cosa più logica è nato .
una vita pronta che trionfa
e solo la natura c'insegna
ai testadura
che pensano d'essere gli artefici del creato ,in quel loro fai e disfa
.ma si dovrebbe scendere
da quel pidistallo di fango che ci siamo fatto e darci una bella rivista
al nostro bel grugno
per questo pugno benefico che mi da
quel fico.