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Pubblicata il 24/12/2013
Encomiata genesi di noi reticenti, in sommesso dramma, forgi idea ed ungila in tenue ardor, sino al riverito ricordo.
fosti memore di alcun cenno e pur, enfasi m'avvolse, al fine di ridurne il vero dall'invero,e nell'angustia dimora, riposo' amor. Sensi, possiate evocar fruscio che invader debba, ed il risuonar del giulivo amor riecheggi nell'infinita luce.
valor che null' addice in riverita bramosia risiederne in cor tormento, e pur coraggio in dispotica fermezza esprimer volli, sino ad apparirne infido assillo.
qual intimo presagio, evocar cio' che uomo in mortal vita rinnegar debba, oh! vita, saggia amica indissolubilmente non menzoniera bensi' audace compagna.
fremi nel tumulto dell'io, emozioni coniugate nella lode del bisognevole epilogo , tra ego ed arida passion nell'evanescente ricordo.

james 24/12/2013
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Eccellenti versi di un poeta dal palato finissimo!

il 24/12/2013 alle 17:01

grazie infiniiiiiiiiiiiite Maurizio Buon Natale

il 27/12/2013 alle 10:54