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DME
Pubblicata il 28/11/2002
Le sensazioni non mi arrivano.

C'è uno strato di vuoto
che non mi fa toccare l'esterno.

Non sento il mondo normale,
vedo tutto distaccato, a distanza
di sicurezza.

Sono estraneo a questo momento,
la mia mente è fissa altrove
e si sposta solo per seguire la sua strada.
Dove porta? Non certo qui,
dove sta il mio corpo senza motivo.
Qui: cosa posso diventare,
come posso cambiare
se sto sotto lo stesso cielo di prima.

Tutto è concesso, niente è garantito.
Tutto volevo essere, niente ho guadagnato.
Volevano fossi tutto, non ci sono arrivato.
Avrei dovuto essere tutto
tranne che me stesso.
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Conosco anch'io l'angoscia dell'essere contro l'apparire, ed i tuoi versi ne esprimono tutto il tormento.
Complimenti.
Gaetano

il 28/11/2002 alle 08:21

La realtà del tempo presente ci impone regole spesso al di sopra delle nostre possibilità, nascondendo i nostri veri talenti e valorizzando cose molto superficiali e stupide, come il continuo apparire, l'essere uguale all'uomo o alla donna modello, quello perfetto\a, visibile fin troppo alla televisione.
La vita perfetta, la famiglia perfetta, il conto in banca perfetto, la casa perfetta, il lavoro perfetto... come nella maggior parte delle pubblicità...
Ma ahimè, la perfezione non è di questo mondo, e pochi si rendono ancora conto che i valori della vita sono ben altri.... molto più semplici ma complicati da ottenere e soprattutto mantenere. Un esempio?
Oggi il matrimonio cos'è? Cosa è diventato questo Sacramento... il più importante di tutti.... se tutti divorziano?
... Non pensi mai di essere nato nell'epoca sbagliata?
Ciao. Nic.

il 28/11/2002 alle 09:00

il fondo e si diciamo che il fondo l'ho toccato enormemente nella mia vita e ti assicuro che è pieno di dolore infinito spero che nn ti accada mai ester

il 28/11/2002 alle 11:03

non sprecare tempo con cio' che ti vede diverso...tu sei gia' te stesso..Bravo! LL

il 28/11/2002 alle 11:03

...molto bella, vera, forte e naturale...e come dice Polinico, a volte sembra veramente di essere nati nell'epoca sbagliata, quando si resta impotenti di fronte alle unioni sacre che si sgretolano.
Il periodo delle nozze, si chiedono tutti, come sarà la sposa o la chiesa...non mi è mai capitato di sentire qualcuno che dica "ma il rapporto tra le due persone com'è?".
Pr.

il 28/11/2002 alle 14:11

Amara e dura da digerire la realtà in cui viviamo, è come una trappola malefica dalla quale non potremo uscirne mai, se non al giungere della morte...no, non bisogna cambiare, essere se stessi, far vivere le proprie passioni, i propri sentimenti, le proprie emozioni, aver sete di conoscenza, bisogna apprezzare quello che si è, cercando di crescere sempre, di impare continuamente, saper amare ed amarsi, questa è la vita...noi abbiamo un cuore lasciamo che germogli e si trasformi in un enorme rosa dai petali argentati, non facciamola appassire ma coltiviamo il sentimento che essa rachiude...

Ciao
Soll

Ps: in questa poesia noto delle similitudini con i miei pensieri, se ti va, leggine qualcuno, vedrai che esistono tante altre persone che condividono il tuo stato...io sono una di quelle.

il 29/11/2002 alle 20:01