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Pubblicata il 28/11/2002
Astiosa rivolta della natura
al soverchiante potere dell' uomo
che tiranno trapassa il cuore
di chi lo ha iniziato.

Aizzata dall' incuria delle proprie
progenie gemita dolente
balendo funeste stille,
propensa al disfacimento
di ogni ente esistente
scruta ogni minimo particolare
innalzando le proprie mani
al cielo ottenebrato dalla sua
impetuosa collera;
così la sua autorità potrà
far valere le logiche
che figliano questa iniqua disputa.

Mai l' uomo potrà misurarsi
o premunirsi dall' aspra sorte
che prima o poi lambirà
il suo dimesso capo sanguinate,
mai l' uomo oserà sostenere
gli affanni,
le pene,
che Madre Natura
ingiustamente patisce
per nutrirci di vita,
no,
pusillanime creatura ambigua,
l' audacia non è qualità
che t' appartiene.

Così ne pagherai il prezzo
allorquando la terra tremolerà,
fumerà,
reclamerà la castità che un tempo
le aveva devoluto il suo creatore;
allorquando l' acqua strariperà,
deborderà dagli argini della
propria dimora recriminando
la purezza strappatagli
con tracotanza;
allorquando il cielo rigurgiterà
lucciconi salmastri
pieni di tormento,
straziato dai perpetui
supplizi cagionatigli
dall' approfittatore ingrato,
svigorito imperverserà
impetuso su di esso,
scacciandolo via brutalmente...

Solo allora,
tu losco alone informe,
contemplerai la stima
che tutte le forme di vita
hanno per il loro procreatore
Madre Natura,
...e per te, aimè,
la redenzione
non sarà più un merito,
ma solo un turpe crimine
da espiare nell' incessante
tribolazione dell' anima.
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mi paice particolarmente complimenti davveroe ster

il 28/11/2002 alle 11:04

non credo nei castighi della natura..credo invece che deve essere profondamente amata e rispettata..ma anche cosi' tornera' ai suoi normali devastanti cicli...Ciao..LL

il 28/11/2002 alle 11:06

cavolo...ieri mi era sfuggita...l'ho letta oggi e ne sono contento mi piace tantissimo...
Pr.

il 29/11/2002 alle 13:34