Ogni punto dell'avventura
equidista dal centro
e ricade in sonni vuoti:
stanotte non ho volato
oltre il cipresso.
nella conca del plenilunio
ridde stridule e vorticose
fanno misero squasso
di tesori circoncisi
ma tremuli covoni ardenti
sbuffano in faccia all'alba
i naturali umori
ed un grido cade
nella chiara vampa:
prima le cede la nuca
poi si rattrappiscono le mani
esalando nel gelo.
(Polissena da S. Macario, † 1571).
povera ed incolpevole giovane epilettica salita sul rogo nel primo processo lucchese per stregoneria