Sei gelida nella trama di lana sbiadita,
un eco risale nei fissaggi dei bottoni.
La prima volta, tolsi via quel fermaglio
sterile da sopra la gonna, inarcandoti
la mano alla ricerca di sospiri.
L'onta di un bacio migrato sotto le ginocchia,
a cozzare con i lapilli delle fantasie già
svelate.
Mentre tuonano le onde, e s'intasano
le mani.
vorrei, in questo tiepido calice, essere
guardiano del magma esploso, dei
rantoli discinti che flettono le rocce.