dimmi di mio
ciò che sai
o che tu credi di riconoscere
sono il vento mi dici
lo sai che di me puoi fidarti
io nascosta guardo
il sibilo che s'insinua nelforo dello sipite
lo sai che tante volte piango sui sassi.
poi raccolgo a conca le mie lacrime
frenandole ,ma loro si disperdono nelle secca di un compito.
e tu sospiri dietro a quei vetri cosi fragili ,t'insinui
non per confondermi ,no
ormai io e te ci conosciamo da secoli
tu canti piano piano
perchè io mi balocchi
struggente memoria
tu m'ispiri a rintocchi
,io stringo forte le nocche
vorrei fregarmene ,ma tu mi conosci
sai che in parte è impossibile , vedo rafforzarsi la guardia
dell'antica torre ,fuori c'è nebbia
e tu ,ti trasformi
nel piccolo ritmo
di una risacca,dimmi ,m'imploro ,sono qua ,ti ascolto apri il tuo cuore,
ma si è capovolto ,non trovo più il bandolo,pastroccio su di un occhio ,s'è rotto il riflesso e di tutto
oggi c'è il nero contorno
e in mezzo c'è un buco ,dimmi dimmi ,nell'aria accanto alle narici che fremono m'accarezzi ,e accompagni il mio pianto in quella mia lacrima ,che sta ferma ,non discende ,si ghiaccia ,dimmi t'imploro sono cosciente che il fuoco si è spento
non ho di che ravvivarlo
allora tu soffi
sollevi la polvere che bruci i miei occhi per scuotermi ,e dici ,dimmi
dove sono i i segni ,,li hai davanti , e finalmente dal sonno apro gli occhi, donandomi la vita il mondo
mi ha fatto roccia
possossono sgretolarmi
ma non sono solo materia di sogni
sono l'essenza nel minuto dell'infinitito come le stelle
fuoco e brace
impastoite virgole che tu puoi sciogliere ,ecco cosa ti dico e tu m'ascolti ,io conduco il soffio di cui tu sei parte,niente è distinto ,dentro la vita ,ho capito
vento tu parli ,io figlia ti sento