PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/12/2013
per il portico sghembo passo
solo io, e forse una manciata
di quieti rondoni di mare.

conosci anche tu il silenzio
di questa valle, l'impulso al
mistero dei templi, delle grotte
sospese tra le opunzie e gli
aperti piazzali?

l'altare a circolo come una
nebbia di culti antichi,
squarcia l'oriente in tagliati disincanti;
smagliature di una semina
di sogni, nell'acropoli allestita
per il rito.

scendono i sensali, con candele
e lance al petto; li guardo e non
li temo, i dioscuri imperiali.
ho nostalgia delle danze forbite,
dei passaggi di eroi arenati, talvolta
senza un destino.
mi guardo le mani, che smuovono
un orciolo dalla terra, cercando
il picco di questa rupe appesa
al tempo.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

Piacevole descrizione dell'incanto disincantato!

il 18/12/2013 alle 15:16

bravo :-)

il 20/12/2013 alle 09:58