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Pubblicata il 13/12/2013
La penna vacillante nella mano,
sfoglio il quaderno,
scelgo un foglio e con un vezzo
lo fisso senza attenzione,
col polso lo stiro e l’accarezzo,
stringo gli occhi e m’ispiro;
l’ammiro per la sua pazienza
distratto, tensione alcuna,
annoto, scarabocchio,
spesso senza senso,
scrivo quel che penso
e occupo il giorno.
sincero amico bianco,
muto compagno
del mio esitar per l’ode,
tu che tacendo sai quello che dico,
che rifletti con me come non mai
forse non sai che d’ora innanzi
dei segreti miei sarai custode.
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Raf

bravo, mi è piaciuta!

il 13/12/2013 alle 22:49

bellissima ugo,e bello e' svuotare il cuore su un foglio bianco ,creare un pensiero,un disegno,fermare un momneto di intimita'che ci arricchisce.un saluto marinella

il 14/12/2013 alle 08:59

Oniricamente ben pensata e strutturata! Credo sia la tua migliore interpretazione di te stesso! Sei stato flemmaticamente sobrio ed equilibrato e concettualmente alla mia basilare filosofia ti sei coincidentalmente accostato! 5+

il 14/12/2013 alle 09:08

E' una gran fortuna che tu riempia i fogli bianchi per donarci sempre nuove emozioni. Un abbraccio,patty

il 17/12/2013 alle 07:07