PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/12/2013
Ti ricorda la mente come ad 11 anni
così eri quando t''incontrai sul monte
anche se la morte aspettò due anni
nella mia memoria rivivi agli 11 anni

Sono qui nel buio a fissare la nebbia;
passano i secondi e il tempo pare fuggire
solo un battito di ciglia ed è già l'alba
Sono qui al mattino a fissare il cielo
passa il vento ma nulla sembra cambiare
la notte si è fatta bianca come nebbia

Lungo la via è il grigiore dell'inverno
eppure non è mutato il volto dall'estate
solo gli occhi sospesi ai lati sfocano
e più cerco un loro sguardo più soffro
e più vedo il loro bagliore più muoio
colpevole di vivere per rivedere la fine

Tu non vedi tu non senti tu non parli
il volto s'è spento in indefiniti secondi
catturo ricordi per donartene ancora
Tu non suoni tu non ridi tu non canti
il fiato s'è sperso nei fragori metallici
orecchio l'asfalto per sentire una voce

Non voglio sentire che c'è il paradiso
se non esiste pietà per chi non ha vissuto
ma so che il mio è un lamento inutile
così accetto parole d'un conforto instabile
così accetto l'essenza dell'impossibile
immobile difronte a chi non sa ascoltare

Sai, la mia Solitude non sarà come la tua
all'ultima ottava stonerà sempre un po'
forse per non cancellare la tua perfezione
Sai, la mia tromba potrà emettere una nota
ma non sfiorerà mai il tuo timbro melodico
delle note lontane impresse sulle pagine

Caino l'asfalto oppure Caino il destino
probabilmente era giunta l'ora del tuo addio
ma non c'è fierezza in questa soluzione
ricordare è sempre più un piacevole dolore
alle radici dei pini ascoltare la musica
alle ombre dei pini rivedere la tua figura

Ascolta, non ho parole per scriverti bene
compongo in linea per non sbavare
potessi suonare lascerei jazz alle tue mani
Guarda, non ho frasi per scriverti meglio
compongo piano durante la notte
se potessi gridare spezzerei il tuo silenzio

Dicono tutti che l'estate è una stagione vitale
secondo me esiste solo di anime rubate
quest'inverno sei ritornato come una voce
importante e forte da tenere in segreto
sublime e gentile da ascoltare in silenzio
e nella nebbia che ispessisce ti risento

Sono qui nel buio a fissare la luna fioca;
passano parole e il senso pare sfuggire
solo un sospiro ed è già tutto più freddo
Sono qui nel buio a fissare la nebbia fitta
passano ricordi e nulla può più mutare
la notte si è fatta invisibile come l'anima

11 anni; erano quelli giusti per morire?
E non esiste un tempo buono per svanire
ma bisogna convincersene per non soffrire
bisogna crederlo per non sentirsi morire

.A.G.
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Tristissimi accadimenti che sapranno sempre di antico!

il 12/12/2013 alle 11:26

Una poesia permeata di ricordo, memoria di un’assenza dolorosa senza fine. Palpitante malinconia tanto viva quanto più la privazione diviene presenza nell’assenza divenuta eterna e dolorosa nel ricordo delle piccole tracce riaffioranti in memoria. Una mancanza sussurrata e ricercata in un pianto muto struggente. L'ingiustizia della morte è tanto più dolorosa quanto la precocità della mancanza rende insopportabile l'accettazione. Andrea bella! Nota critica: alcune figure sono state ripetute e la forma secondo me potrebbe trovare migliore accoglimento per un animo così poetico! La poesia è lirica, musica e a mio parere dovrebbe esser ripulita da tutto ciò che ne appesantisce la fruizione! Maggior labor limae insomma! Detto questo sei bravo! Ciao caro!

il 12/12/2013 alle 12:00

stupenda la poesia filosofica la chiusa ,la solitudine non e' per tutti uguale ,un salutone

il 12/12/2013 alle 16:25

Nei fatti si, nel ricordarli no...ciao Mauri

il 12/12/2013 alle 17:11

cara Rosi, ammetto che non volevo creare un testo bello, tanto che l'ho scritto "Non ho parole x scriverti bene"....potendolo rivedere alcune cose le cambierei...riguardo le ripetizioni di alcune immagini può sembrare strano ma sono volute, il senso è quello di una finta circolarità ed una pesantezza generale...come hai evidenziato qui la liricità non è molto curata, ma con questo esempio volevo concretizzare quello che intendevo con ciò che ti ho scritto ieri....però che può essere migliorata concordo...x me la poesia è musica, lirica, sono per determinate emozioni e situazioni...ti ringrazio per tutte le tue parole e per l'accurata analisi non solo formale....ti abbraccio, andrea

il 12/12/2013 alle 17:16

ognuno percepisce la solitudine a suo modo, è vero paolo...è la differenza fra le persone la vera bellezza, se avessimo tutti la stessa visione del mondo, che noia...grazie x tutto, un caro saluto a te, andrea

il 12/12/2013 alle 17:17

Ancora sei giovane.... poi vedrai!

il 12/12/2013 alle 18:37

ANDREA si avverte molto la tua tristezza , non solo in questa poesia ma anche in altre . Non so dirti se la tua sofferenza un giorno passera' , ma credo che in futuro sarai un uomo di carattere, nel senso sarai un uomo con la U maiuscola, ti ammiro molto. ALEX.

il 12/12/2013 alle 21:53

si vedrà..ciao mauri ^^

il 13/12/2013 alle 01:15

ti ringrazio caro fabio...mi lasci un enigma con 11....capirò? spero...grazie davvero, ti abbraccio, andrea

il 13/12/2013 alle 01:16

Ti ringrazio Alex, stima e ammirazione reciproca...ma la sofferenza passerà, anzi in un certo senso è passata, è il ricordo di tutto che la risveglia....la sofferenza in generale verrà mitigata, a volte si acuirà ma è il bello di provare emozioni credo....grazie davvero, un carissimo saluto, andrea

il 13/12/2013 alle 01:18

Non so, caro H. se esiste una parola più grande in valore del grazie...il grazie che voglio dirti è per il cantante e gruppo che mi hai fatto conoscere, del tutto a me sconosciuto...non ho sentito molte canzoni x ora, però lo stile e la poetica mi è entrata subito dentro, forse più nella sua vena intimistica che in quella politica però comunque grazie, un'esperienza musicale che con piacere approfondirò...riguardo il tuo commento ho compreso bene cosa intendi, almeno spero, la "fortuna" di chi non vive più e non aver visto e non esser venuto corroso dal mondo e dalla vita che odiernamente s'incontra e si vive...una concezione personale che per alcuni anni, quando ero alle medie ho avuto pure io, poi mi sono detto se io morissi prima, ed il mondo nel suo proseguire peggiorasse vorrei essere lì comunque, forse soffrirei forse non sarei in grado di cambiare nulla, ma solo il fatto d'essere stato partecipe d'una delle modalità dell'esistenza ne sarebbe valsa la pena...ecco questo sentimento mi ha animato nel scrivere alcuni versi di questo testo, gli ultimi sopratutto xkè nonostante le brutture che ci sono e vediamo, ci sono, sono poche ma ci sono, cose belle persone belle, e quelle anche se forse non si apprezzano mai fino in fondo, non vorrei perderle e non si dovrebbero perderle....non so se sono stato chiaro in questa risposta e se ho ben interpretato il tuo commento....ti ringrazio davvero, x tutto, Andrea

il 13/12/2013 alle 01:28

Grazie della spiegazione caro Fabio, non mi era nota la connessione...grazie di tutto...ricambio quanto mi auguri, a te e famiglia, andrea

il 27/12/2013 alle 22:17