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Pubblicata il 08/12/2013
Gioire in riservato abbandono e tempo, vacuo nel soggiacervi, in afflitta eleganza nell'evoluta poetica dell'ardire in infinito sogno cui arpeggio, eleganza di soavi parol profuse nell'immenso delirio.
longeva e serena volutta'di fascinosa grazia in passato aspetto,
remissivo in soggiacer parola ove sereno incontro , in rivestito cielo di bagliori qual cospetto e
parole, che inerpicar vogliano in manto ricoprirne mente, nell'infuso di dolce ispirazione .
laddove fulgido respiro evocar fragil speranze in flebile respiro in enunciata notte, attesi
desto , mondo attraversar spoglie di riguardevol rimpianto in gioie vissute e nell'intimo naufragar, ed assaporar trascorsi rimpianti.
oltre il vero, sembianza in trafugata velleita' e pur certo che gioir, annunciata prodezza ed un privato sorriso in mente balzar qual notte affidar ricordi celati e mai negati........................
nostalgica liberta' riponga desideri in offuscata ebrezza di pacato balenar .
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un passo indietro per comprendere sentire e poi andare vanti più consapevole e forte...un bel testo nel tuo speciale modo, ciao diego, andrea

il 08/12/2013 alle 18:16

Introspezione flemmaticamente riflessiva! Grazie di esserci, amico Diego! Ciao! Morris

il 08/12/2013 alle 19:33

gaudenzio: infinite grazie Andrea saluti

il 10/12/2013 alle 08:28

sir morris: Un percorso a ritroso nella cui speranza l'ardir di rifugiate emozioni volino alte nell'immanente ardir di erranti gioie. con stima James grazie amici cari

il 10/12/2013 alle 08:32

bravo James come sempre un testo ottimamente scritto ,un saluto

il 11/12/2013 alle 17:53

gpaolocci: ciao paolo grazie infinite salutoni James

il 14/12/2013 alle 08:08