E' pesante
questa terra.
bagnata, un fango tenace,
si attacca alla vanga,
non vuole farsi smuovere
ma non importa.
in questo giorno di sole d'inverno
io scavo
e pianto due nuovi alberi
un melo e un pero
sono giovani,
ma tra qualche anno
forse daranno frutti succosi.
tra qualche anno
forse io non ci sarò
ma ancora non ha importanza.
come i miei figli,
anche questi giovani alberi
sono frecce
che scaglio nel futuro
dall'arco della mia vita.
molti diranno: è una scommessa
senza garanzie!
ma per me non è così.
forse moriranno,
vittime di gelate o di malattie
prima di me.
o forse molti anni dopo
che io sarò scomparso e dimenticato,
ancora mani si protenderanno
a cogliere i loro frutti.
ma per me non ha importanza.
quando la mia oscura Signora verrà
non mi chiederà
se ho vinto o perso scommesse.
mi guarderà con il suo splendido sorriso
e mi chiederà
hai vissuto?
io mi guarderò indietro
alle cose che ho fatto,
alle frecce che ho scagliato,
alle persone che ho amato
e le risponderò:
sì ho vissuto,
e ho amato.
ps "I figli sono frecce
scagliate nel futuro dall'arco della mia vita" sono versi di una bellissima poesia di Khalil Gibran
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