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Pubblicata il 04/12/2013
Affastellate speranze di futuri amori
ad ondate s’ergono e si spiattellano in mente
lasciando buchi di pallottola dirompente
spargono bossoli sulla materia grigia
trasformata in un rassegnato tirassegno
crivellato di dolci spine voluttuose.
t’aspetto
come un bambino rincorre l’aquilone
e ti faccio volare nei miei pensieri puri
godendo del tuo leggiadro planare
sul cuscino d’aria delle mie ispirazioni.
t’aspetto
come un girasole segue la stella più vicina
beandosi del fuoco della vita
che arde nel vuoto dello spazio
lampeggiando come sirene di polizia...
perché tu sei la poliziotta della mio cuore
colpendo il Mr. Hyde del mio spirito
e facendo rifiorire il dr. Jekill del mio essere
che naviga a bordo di un rattoppato Titanic
ove odio affonda e amore galleggia...
t’aspetto
come un topo sniffa la groviera
e non sa
se son più buoni i buchi od il contorno
così io non so
se è più buona la tua anima o la tua carne.
t’aspetto
come i sette nani attendono Biancaneve
ed alla fine dei miei giorni
berrò tutto il mare del mondo
tingendomi d’un bel celeste azzurro...
ed allora sarai tu ad aspettarmi!
bacerò il cristallo diamantino
della dorata gabbia dì luce
che ha ibernato il nostro dolce amore
e poggiando le mie labbra calde sulle tue
il principe azzurro si colorerà del tuo rosa intenso
profumando il mondo circostante della fresca fragranza
del tuo magico risveglio.
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