PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/12/2013
Seguendo gli strali di corde
trasfuse nel suono rullato
di pigne cadute
di vertici appesi sui pini
spiumati,
vorrei non lasciarti
nel ricciolo incauto
del leccio sfumato...

...per poi richiamarti
tra i cedri rigati,
chitarra a una mano, si siedono
in tanti.
suoniamo qualcosa, qualcosa
di antico, un fresco presagio
di rime insolute.

" Vaghiamo da soli
con l'estro dei fanti,
proviamo a inventarci
un solido varco, per
essere un giorno più
complici amanti".
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bravo :-)

il 02/12/2013 alle 11:27

Simpaticissima!

il 02/12/2013 alle 11:38

bella atmosfera , rilassante . mi piace bravo.

il 02/12/2013 alle 12:15

Mi piace molto, Bravo, l'ho apprezzata

il 02/12/2013 alle 12:21

Il suono della chitarra è magico, ci trasporta sempre in un mondo fantastico. Molto bella la tua poesia

il 03/12/2013 alle 13:05