La fredda lama luccica in alto col suo ghigno sbilenco ride del metallico sospiro che scivola lungo le guide scorsoie. non c’è lavoro da eseguire non c’è mira da prendere non c’è scampo... giù... giù... sempre più giù... cavalcando un’orrida forza di gravità che nell’attimo satanico d’un movimento meccanico consuma il cortometraggio della vita. --------------------------------------------------- L'avrei terminata qui,non perchè la seconda parte non è buona ma l'avrei usata come seconda poesia che descrive le sensazioni,mentre la prima parte lapidaria poeticamente il gesto ma va benissimo così,ottima composizione con rigore poetico..amen