Lunga,
nera,
sinuosamente avanza
avanti a me la strada,
e come un'aspra lama
divide nella mente
l'occhio dai miei pensieri:
e l'anima divaga
nei desideri persa,
nei sogni di cartone
che nell'età fanciulla
parean così vicini
e poi coll'imbiancare
si fan disillusioni.
Ma ancor voglio sognare,
lasciar volare il cuore,
e creder che ancor oggi
c'è spazio per cambiare,
per trasformar la noia
in gusto per la vita
e non lasciar che vinca
la mia schizofrenia.
(1996)