allora
che m'appendo
a fili
a me calati
mi sento burattino
in mani
a me ignorate.
mi vesto da cantore
e tra le righe
scrivo di tante
storie andate
a scorrere le vite.
forse che m'accompagna
un passo verso il cielo
nelle movenze strane
di viaggi articolati
a giungere lontano
per vendere tristezze
al maladorno arnese
che raccoglieva fili
per costruire sonni
nei sogni abbandonati.
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