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Pubblicata il 19/11/2013
remota angoscia in lenita voce, e superba dote in retaggio appaia, perigliosa ode.
oltre cor predissi cio' che fosti, verbo e null'altro pronunziai, in tenue fruscio di candido udir, oltre,
cio' che divenir umano sia, il divino ossequio corpo e l'infinito alberghi immagine di velato fremito.
predissi amor che indusse uomo e ignorar fu,sino ad ergerne promessa in palpitante cor.
sensi fregiati di sapor remoto, e giulive carezze riposarne volti, qual decorar poetica armonia in rifugiato incanto.
angelico vagar ove armonica suadenza in rapita estasi, porga redento amor qual dono oltre ogni tempo.
immolar voce, e saggiar pacato ardor nell'arsura di un delirio, evanescente stoltezza placar le gesta di tormentato eremita.
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Finalmente... poesia..... ciao Diego

il 19/11/2013 alle 16:49

Ciao Diego, bravissimo!patty

il 20/11/2013 alle 06:34

miei carissimi amici nonche' poeti cordialmente ringrazio per stima ed affetto spero un di' potervi incontrare James

il 20/11/2013 alle 13:57

smpre bravo, sempre intenso

il 20/11/2013 alle 19:37