PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/11/2013
Cade una foglia e vola un respiro
piano il sole è diventato un ricordo,
sulle dita dei rami riposa un tordo;
piano l'inverno allunga lo sguardo,
gelida diventa l'aria della mattina.

Esiste una ragione per cui si è nudi
quando un dolore ci colpisce di soppiatto?
Dentro le onde si muove un'emozione.
Triste la notte svela le sue ninnananne
ricorda i figli che son soli nel buio;
l'ultima alba arrossa la strada, sarà gioia?

Continua l'autunno tra i traffici urbani
lenta la pioggia è diventata una sorella,
milioni gli specchi infranti da un passo;
lento il tempo acuisce la consapevolezza,
semplice diventa la confusione della vita.

Resiste la convinzione per cui si è soli
quando il dolore ci stringe più forte?
Contro le sponde s'abbatte l'indecisione.
Insiste la notte svela le sue ninnananne
consola i figli che son nudi nel buio;
l'ultima luna imbianca la strada, sarà vita?

Esiste una stagione per cui restare soli
mentre una gioia aspetta oltre confine?
Dentro le onde si muove una convinzione.
Resiste la notte per cui gioire di nuovo
la sua canzone raggiunge luoghi segreti;
un'altra pioggia bagna la strada, nuova vita.

L'ultima notte apre le porte oltre il confine
L'ultima notte scopre le carte del destino.

.A.G.
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La tristezza rende saggi più della felicità! Ciao, Andrea.. è tutto ciò che posso dedicarti. Morris

il 19/11/2013 alle 08:39

Sarà vita,anche nel gelo e nella solitudine,nella velata malinconia che fa da preludio alla tristezza dell'inverno interiore...bellissima e melodica nell'insieme,un caro saluto

il 19/11/2013 alle 11:57

Una poesia che si commenta con gli ultimi due versi: uno sguardo oltre un limite umano e un destino che ha sempre il banco. Il poeta passa da una delicata descrizione della stagione a rivelare la sua partecipazione commossa alle vicende umane che gli propongono di continuo difficili quesiti. Questa nostra realtà frammista a dispiaceri e dolori sarà vita? Una interrogativo retorico, nato da un stato d’animo particolare, di quelli passeggeri di cui ogni poeta è in continuo contatto; infatti, ecco i versi determinanti: “Resiste la notte per cui gioire di nuovo la sua canzone raggiunge luoghi segreti; un'altra pioggia bagna la strada, nuova vita.”

il 19/11/2013 alle 14:45

Uno scenario magico che diventa un canto, un bellissimo canto. Un bacio,patty

il 20/11/2013 alle 06:49

la semplicità caro mauri è il dono più prezioso specialmente quando sinceramente offerto....concordo pienamente con te, un dolore che vale la saggezza che porta, anche se a volte chiede un po' troppo, grazie ti abbraccio, andrea.

il 20/11/2013 alle 18:55

grazie pako, sì, che sia vento che sia neve, la vita sempre esiste, forse anche nella sua forma più pura e vera, con le sue contraddizioni più chiare...l'inverno interiore quello solo la poesia può mitigarlo....grazie davvero, ti abbraccio, andrea.

il 20/11/2013 alle 18:56

Le tue analisi lucide e sempre pertinenti mi sono sempre care amico mio...ti ringrazio, forse mai abbastanza, ciao Ugo, un abbraccio, andrea^^

il 20/11/2013 alle 18:58

E' il canto della notte che invoca l'uomo e gli dice di vivere nonostante le intemperie...grazie cara patty, ti abbraccio, andrea.

il 20/11/2013 alle 18:58

Molto bella

il 20/11/2013 alle 20:58

Grazie biovoro, un caro saluto, andrea^^

il 22/11/2013 alle 01:08

tu mi riempi caro fabio, ti abbraccio infinitamente, andrea^^

il 22/11/2013 alle 01:08

Bella poesia, finale stupendo

il 22/11/2013 alle 18:39

grazie, ciao un abbraccio,andrea^^

il 22/11/2013 alle 18:43

siam volti nelle cui notte soggiaci l'eremo dell'immensa belta' in itineranti viaggi e consapevolezze, oltre ogni pura inibizione intellettuale ove il sogno, leniscano profonde emozioni plasmandone l'estro reso puro incanto. con stima un forte abbraccio Diego

il 24/11/2013 alle 15:33

Ti ringrazio davvero per le tue parole, così belle, e sincere...ricambio la stima che meriti tutta caro Diego, ciao, un abbraccio a te, andrea.

il 24/11/2013 alle 15:36