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Pubblicata il 12/11/2013
Il cartello della nostalgia

...E scusami, Memmo, se ti ricordo, se parlo di te fingendoti accanto come tu fossi uscito solo per prendere un caffè. Sarà che ho scacciato dalla memoria l'ultima volta che ti strinsi la mano carpendo dal tuo volto un sorriso, illudendomi su quel mondo che t'aveva rapito lontano. E se ancora adesso ti penso, e come sempre mi dispero, è per dirti mi manchi, Memmo, come il sole di quegli anni un pò bastardi ma ancor più bastardo è stato il freddo futuro. Accidenti a Te che mi hai lasciato solo, senza armi per difendermi. Accidenti a Te ed alla tua amicizia che mi bastava da non avere più altri amici e gli altri, dagli anni che non ci sei, nel tuo ricordo mi hanno solo fregato. Accidenti a te che non so neppure dove sei, se mi pensi, se mi vedi, se di me hai pena o se sorridi sui miei infiniti batticuori. Accidenti a Te, Amico mio.
... Non ho paura di stare qui da solo e gli anni sono solamente pulviscolo di polvere in questo universo che non riesco a capire ed io, come un bambino, tendo la mano per non morire da solo quando il vento mi porterà via. Con i miei ricordi, con le mie miserie.
marco
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Una lettera che ho letto senza permesso. Scusa per l'intrusione in pensieri tanto intimi ma le parole erano così belle e così disperate che non ho saputo resistere e ho letto qualcosa di struggentemente bello. Grazie. ^^jl

il 12/11/2013 alle 10:02

mi complimento con te x questa scrittura.bravo marinella

il 12/11/2013 alle 14:28

struggente poesia,ma dolcissimi sentimenti, bravo

il 12/11/2013 alle 15:42

La nostalgia che ti ha suscitato la sua mancanza fa capire quando vale un vero amico. Non capita spesso dedicare versi poetici ad un amico, tu lo hai fatto da vero poeta bravo Un saluto eclisse.

il 12/11/2013 alle 16:24

piaciuta :-)

il 12/11/2013 alle 18:14

Onirica!

il 06/12/2013 alle 22:50