Intrico
d’abbraccio
con la testa tra i tuoi capelli
giaccio
con le mie mani
strette a laccio
a far da cintura
ai tuoi fianchi bianchi
senza armatura.
dimensioni perfette
di identiche identità dilette
appiccicata alla tua pelle
incurvo la schiena
ricalco la posa
e con le gambe piegate
seguo la linea letale
del tuo corpo
accoccolato in posizione fetale
sono il ventre
che ti contiene
sei la vita
che è in me
ma non m’appartiene
io madre sterile
in proiezione minimalista,
plasmo contraffazioni di elegante fattura
in opulenta libertà di visioni a prima svista
e creo te
mia creatura imperfetta
solo perché di me
infetta
- Attualmente 3.4/5 meriti.
3,4/5 meriti (5 voti)