apro una finestra su te colorandomi del tuo azzurro
ma è verde pace di prato sull’anima
lo sguazzare nella solare immensità gialla
d’un blu più intenso del blu.
sulla cresta delle onde
s’ode il crepitare del bianco
scoppiettano i fumi della risacca
sprigionando il grigio alacre della salsedine
s’incupisce all’orizzonte il violetto delle nuvole
scaricano saette di smeraldo i nembi incazzati
ed io mi godo lo spettacolo...
leggo un libro cercando voli pindarici d’avventure
immaginandomi deliri remoti di paesaggi
e vulcaniche espressioni della potenza del pianeta...
ma il fantastico libro vivente sta davanti a me
che sfoglio l’arcobaleno del reale
con la concreta immaginazione policroma.