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Pubblicata il 01/11/2013
Avete graffiato la volta celeste,
spezzato sterminati ed illibati orizzonti,
soffocato respiri di boschi e foreste,
e spento la passione di furenti tramonti.

paure, ora che a me siete approdate,
voi che dell'oscuro siete gli alfieri,
senza esitar, il mio essere violentate,
prendendo in ostaggio i miei pensieri.

so che mai e poi mai mi lascerete,
per poi condurmi lungo quelle impalbabili spirali,
ove far patir al mio spirito fame e sete,
fino a soffocarne tutti i battiti vitali.

ma ora vi conosco figlie atroci del maligno,
posso invertir quelle spirali di distruzioni,
e tornar a riaprire il mio amato scrigno,
per risentir l'incedere delle mie dolci, levigate emozioni.
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Visione emozionante e pacata!

il 01/11/2013 alle 23:31

Sì, forse si può invertire la rotta. Forse.

il 02/11/2013 alle 01:27

Profonda ed intensa. Complimenti

il 02/11/2013 alle 07:30

Ma che meraviglia hai scritto! Complimenti di cuore.patty

il 02/11/2013 alle 08:22

Le paure sono insicurezza, e allora distruggiamole con la certezza che niente può toglierci l'unica cosa che conti veramente, il nostro io, duro come una pietra, come un diamante, indistruttibile! Tutto il resto è noia! :)

il 02/11/2013 alle 17:57

Coinvolgente, appassionata e molto ben scritta.

il 02/11/2013 alle 18:52

complimenti alessandro,una tra le tue piu' belle poesie piena di suggestioni e sentimento sei davvero bravo.un bacio marinella

il 02/11/2013 alle 18:55

dovevi abbracciarle, fonderti a quelle spirali e mostrare la linearità della gioia del scoprire se stessi e non esserne spaventati...comunque a parte la soluzione, mi piace la capacità di tradurre le tue emozioni in queste immagini molto belle, ciao.

il 03/11/2013 alle 01:42