E mentre la portantina avanza
nell'instabile azoto delle strade,
io come un falco sorreggo il
trifoglio piumato dell'ebbrezza
passeggera.
indossi ancora l'estiva paglietta,
la collana smerigliata coi bozzoli
del ciclamino?
qui nel vago Oriente i fulmini
esauriscono la spinta sotto i portici
alluvionati, nei fanghi delle odalische
che secernono compagnia.
Ti ritrovo nello spettro di una lanterna
spenta, nel tormento della biga che si
rifiuta di camminare; ed io sempre
congiunto a questo ramo messo in folle,
mentre i contorti storni rilasciano sul
mio becco smunto, gli orli involuti della
tua bianca livrea.
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