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Pubblicata il 29/10/2013
Spirito, in docile anfratto, ove tempo, remissivo, ed inquieto asservito da unico ricordo ,il tuo e
cio' che veda, risponder fato debba.
umana ode, erga in cor , in fragil rosa e carezzarne lembi di corollario volto , sfiori intimidita mano belta' e
porvi illusa dimensione, di evo nella cui metamorfosi ravveduta cecita' amor possa, ed uomo spengervi, ove bonta' in ricercato desiderio ne sveli i cor.
ritorno alle origini, al tepore dell'assoluto, al verbo il cui pronunziar avvolga voce impudente e pur nostalgica.
riecheggino armonie nel fausto ciel, qual pudico mostrarvi, e scorgerne gli inganni, ed io, vulnerabil all'indegno soggiacervi cederne lacrime , ed anima sollecitarne corpo qual spirito favorirne caparbio sollievo.
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James questo ritorno alle origini la trovo stupendamente stupenda , un inchino di 5 minuti mal di schiena permettendo ,un saluto

il 29/10/2013 alle 17:05

gpaolocci: grazie e' da lungo tempo che io non scriva cmq grazie sempre

il 29/10/2013 alle 18:15

Bravo, patty

il 29/10/2013 alle 18:28

ma torna a scrivere james,questa e' bella e tu sei bravo.marinella

il 29/10/2013 alle 20:23

Appassionante visione del ciclo della vita: un dolce ritorno! Grazie, amico Diego... un bravissimo!

il 29/10/2013 alle 21:17

diego, che le parole echeggino in te e fuori di te, se musica dell'anima, il ritorno alle origini è un modo per ricominciare al meglio...un caro saluto, andrea.

il 31/10/2013 alle 01:45

un saluto affettuoso a tutti e grazie infinite salutoni James

il 01/11/2013 alle 10:58