vanno via così, con le stagioni, con gli umori, con le lune nuove
e lasciano un vuoto che fa male dentro il cuore.
sono rossi, poi azzurri e poi grigi
e si spengono all’arrivo dei primi freddi.
non si fermano ad aspettare il tempo,
non più.
anelati, desiderati, trovati e persi.
e resta l’avanzo di una divisione
che non sta più in niente.
e continuano a vagare ignari del loro potere
di dare prima felicità e poi dolore.
frustrante consapevolezza che non ha ragione.
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