PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/10/2013
come la raucedine dei girasoli
si disperde nei canti delle orazioni,

così il boccale smorto e fangoso,
trova la via per una luce più desta.

le fronti dei concimatori di patate
non hanno nient'altro da dire, se non la profezia di un pianto a ciglia allargate.

e così, nella tua camera ad Arles,
la socchiusa finestra parlava di
una visione accorata, un libeccio
trattenuto tra le dita larghe e pulsanti.

finché la molla spaurita delle tue
negazioni, non ha rivoltato il taglio
di sangue sulla tela fruttuosa.

a pochi passi, te lo dico ancora,
l'autunno esauriva le sue fronde
su di un cielo trasognato e fluente.
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Io ammetto di non averti sempre letto, però quelle poche volte che l'ho fatto ho sempre apprezzato una cosa che ho notato e che rende unico a mio dire il tuo scrivere, ovvero che nei tuoi lavori la poesia si lega alla narrazione più che in altri autori, in un senso stilistico intendo. E la varie metafore ed allusioni che introduci lasciano sempre quel senso di giusto vago che rende più sensibile l'evento o la scena descritta...davvero complimenti è poesia., andrea.

il 25/10/2013 alle 15:24

Piacevole descrizione!

il 25/10/2013 alle 15:50

Chi conosce i quadri di VG gode di questa poesia che li rende vivi. Bella

il 25/10/2013 alle 18:58

un dipinto diventato capolavoro nelle parole ,sei grande,un saluto

il 25/10/2013 alle 20:34

grazie a tutti per la lettura....ad andrea, si per me la poesia deve anche saper narrare, così come la prosa-narrativa non può prescindere dall'apporto simbolico-poetico...ciao, fra

il 25/10/2013 alle 21:06

Molto bella! Condivido le riflessioni di chi mi ha preceduto nella lettura! Ciao!

il 25/10/2013 alle 23:05