PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/10/2013
La nebbia è scesa
come un cappuccio
essudante umidità.
taglia i confini,
erige muri uniformi e piatti.
riverberi di luce e di colore
sono in cerca di cielo,
invocano una brocca di vento
che spazzi via i grigi corpuscoli.

un sottile fastidio senza contorni,
s' insinua come la mano di un ladro
per rubare gli ori di ottobre,
le ore, abbracciate ai rami ormai spogli
si tingono d'attesa
anche i miei occhi hanno assorbito
il grigiore atmosferico,
rivelando la mia inquietudine
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"...un sottile fastidio senza contorni". Questa è la frase che racchiude il senso. Bella. ^^jl

il 25/10/2013 alle 13:15

Fog ... mi hai ricordato tale film.

il 25/10/2013 alle 14:28

Hai ragione jl, oltre che fastidiosa è molto pericolosa e ogni anno fa stragi di automobilisti.Baci,patty

il 25/10/2013 alle 14:50

Caro Maurizio, tu l'avrai vista solo al cinema... Ho visto per tele come ve la passate... Ancora in maglietta e c'è pure qualche temerario che fa ancora il bagno. Beati voi. ciao,patty

il 25/10/2013 alle 14:52

Carissima, per noi che viviamo in queste terre del nord la nebbia la pioggia e la neve oramai dobbiamo considerarle quasi gelose sorelle, dico gelose perchè giungono e faticano sempre a ripartire per lasciarci al sole e alle brezze delle primavere. Tu sai come la penso riguardo nebbia, pioggia neve ed inverno, cioè che poeticamente e umoralmente le amo più del bel tempo, però l'angoscia e il fastidio che hai saputo descrivere sono ammirevoli, nel senso ben descritte con immagini notevoli(la mano del ladro)...ovviamente tornando alla realtà che si vive sono eventi atmosferici che si preferirebbe evitare o per lo meno avere in dosi minori, come hai ricordato gli automobilisti....profonda ed intensa i tutto, ti abbraccio carissima, andrea.^^

il 25/10/2013 alle 15:33

io ,tra le tante cose passate,rimpiango la mia nebbia milanese che fino agli anni 80 la faceva da padrona e vorrei che ritornasse almeno qualche volta,ma se ne' e' andata da Milano,temo x sempre, e io che amo ,per carattere l'inverno e le sue suggestioni, ne risento un poco.questa tua mi ha riportato l'atmosfera che non conosco piu',un'atmosfera che ha il fascino di una bella poesia,la tua.un bacio patty,marinella

il 25/10/2013 alle 15:41

Carissimi Andrea e Marinella,voi con me siete troppo buoni. Grazie di cuore per il vostro prezioso affetto,patty

il 25/10/2013 alle 17:12

ottimo capolavoro nell'inquetudine della nebbia ,ho ripensato a Pozzetto quando arrivato a Milano la tagliava con il cortello e ogni tanto lo ficcava nel corpo dei passanti senza accorgersi di nulla ,sempre brava un salutoneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee piu' lungo in modo che trapassi la nebbia

il 25/10/2013 alle 20:41

E' vero... ancora oggi.. a Palermo.. è stata una fantastica solare giornata! Un caldo abbraccio! Morris

il 25/10/2013 alle 21:02

Nebbia che conosco bene avendo vissuto per tanti anni nella pianura padana! Da napoletana quale sono male mi si adattava e l'ho sempre sofferta ma al contempo ricordo con tenerezza il rapporto di paziente convivenza tra i padani e questo fenomeno atmosferico che in molti trovano anche romantico e rassicurante!Non lo capisco ma mi adeguo! Bella poesia Patrizia!

il 25/10/2013 alle 23:12

Un testo notevole cara Patty..la nebbia come portatrice di angoscia, ci sta bene come esempio a quanti vivono l'angoscia quotidiana della nebbia dei Valori...

il 26/10/2013 alle 07:14

Grazie carissimi, Vi abbraccio tutti. Hai ragione Anna, i Valori annebbiati sono ancora più pericolosi. Tanti baci,patty

il 26/10/2013 alle 07:21

E' un piccolo capolavoro dove unisci meravigliosamente il descrittivo del paesaggio con la sensibilità ed emotività spirituale. sempre meraviglioso leggerti! Giorgio

il 26/10/2013 alle 10:05

Oh! Giorgio, Così mi fai commuovere... grazie di vero cuore. Un abbraccio,patty

il 26/10/2013 alle 11:40

Ma va là Aby, cosa vuoi che sia una poetessa, sono la patty e anche un po' Aty e tutte e due ti mandiamo un bacio!

il 26/10/2013 alle 21:03

Brava, come sempre, sei una vera poetessa. Ad India 43 voglio dire che io la nebbia di Milano l'ho sofferta tanto quando giovane percorrevo l'autostrada da Bergamo verso Milano lasciando limpide mattinate di sole per immergermi nella spessa e ovattata nebbia della metropoli; se non c'è più tanto di guadagnato dai. Un abbraccio a entrambe. Luis.

il 26/10/2013 alle 22:15

Grazie Luis, un abbraccio,patty

il 29/10/2013 alle 18:25

Triste la nebbia a me da angoscia bella la tua poesia

il 04/11/2013 alle 19:59