PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/10/2013
Con passi incerti
mi cerchi
nei luoghi
dei miei giorni
senza te
vuoti
colorati
trasparenti
bucati
infilati come inutili corallini
nel filo elastico
per vezzo estetico
che cinge il polso dei bambini
vorrei che le Tue dita
si insinuassero
tra la mia pelle
e il bracciale
e che tirassero
sino ad arrivare al punto
preciso di non ritorno
di rottura
senza paura
di vedere
perline
e sfere
cadere
con un rumore improvviso
come uno scroscio d’acqua in paradiso
giorni andati
persi
finiti
danzerebbero un’ultima volta
sul pavimento di cemento
saltando
all’unisono in alto
e all’unisono in basso
per i primi rimbalzi
poi
forme e pesi diversi
distinguerebbero
tra quelli belli e quelli avversi
traiettorie ancora danzanti per i primi
e schianti pesanti per i secondi.
gli ultimi a fermarsi sarebbero quelli
rotondi
giocondi
per i quali
il regalo di una manciata di secondi
vale una vita intera
intensa
giocata e vissuta
sino alla fine
sino alla brusca caduta
senza paura di farsi male
con la sola ansia di non cedere
a una morte ineluttabilmente dovuta
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Gradevole lettura!

il 21/10/2013 alle 14:59

Piaciuta molto, bella. un saluto eclisse

il 21/10/2013 alle 15:13

sinceramente bella,un saluto

il 21/10/2013 alle 16:36

Davvero originale e ben scritto.

il 21/10/2013 alle 17:20

Bellissima :-) patty

il 21/10/2013 alle 18:40

distillato di poesia che ti fa onore ciao marinella

il 21/10/2013 alle 21:14

Una bellissima metafora della vita! La rottura del bracciale e la conseguente caduta a terra dei suoi componenti l'ho vista nel mio cuore! Bella visione a rallentatore! Bella poesia!

il 22/10/2013 alle 10:24

lettura intima e molto bella...complimenti

il 23/10/2013 alle 01:06