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Pubblicata il 18/10/2013
volgeva la nave nostra all’isola dei sogni

dove s’ammantano dicono i poeti

del vero mutansi dalla mente visione

dolce aspettativa in concretezza vera

così io pur nella fantasia mia credevo

amica cara per questo nostro sogno

con te regina di un sempiterno amore

non mutevole e giammai mendace.

or non so perché o per quale sortilegio

non solo la nave la rotta abbandonato

abbia ma in zattera pur malferma

all’onde si sia di colpo trasformata

perdendosi con il sogno trasportato

in acque ignote di un misterioso mare.

di chi la colpa naufrago anch’io

perduta la speranza del tuo amore

tra flutti dell’io tempestosi mi domando

ma il dubbio sorge che dal porto già

partita fosse con un nocchier al timon

falso e ostile all’amor nostro e mio

mago d’inganni di filtri ingannatori.
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Piaciuto il racconto! Bravo!

il 18/10/2013 alle 22:27

Grazie Poeta Sir Morris, buona notte e cordiali saluti. ggc

il 18/10/2013 alle 22:31

una bellissima metafora con un senso deterministico del destino scevro di comportamenti umani errati ma pregno d'un fatalismo misterioso ed extra-umano. La lettura è particolarmente gradevole e quel senso d'antico la rende desueta ma eroicamente intrigante. Molto bravo.

il 19/10/2013 alle 17:26
Jul

Si, affascinante per il nostalgico rimembrare, non di immagini, ma di silenti pensieri...

il 19/10/2013 alle 17:32

affascinante nella nostalgia piena di pensieri,bravo e buona domenica

il 19/10/2013 alle 20:46

Incantata! Complimenti di cuore,patty

il 20/10/2013 alle 09:55

A Francesco Losito, a Jul, a GPaolocci e a Patty Atena, il mio più sentito grazie e buona domenica. Con stima ggc

il 20/10/2013 alle 14:34