a rntuzzare gli scopi seguo
con ramazze di vecchia saggina
mentre il vento sgombina
l'ordine perfetto dei sogni.
nel rimirare il sottostante volto
di un cielo rinchiuso, sto,alitando
una spirale e viro sul grigio
per scoprire il coperto azzurro
riconoscendolo.
di animare il residuo del desco cerco,
per sfamare quel verso
che malgrado tutto
l'aspro sentore , ancor
ha voglia d'azzannare
quei pregiati morsi.
cammino negli agri momenti
e pongo ,alternandoli
i talloni alle punte
tra consapevoli menti.
poi affrettandomi
sotto gli scrosci
mi pongo nei ripari antichi
e come una foglia di vite
resisto,cambio vestito,
m'arriccio nel ricordo
di quel voltare di zeppole fritte
e m'immergo in quest'autunno camaleonte
simil ai suoi bollenti frutti.