Biglietti da visita gettati nel mare, incapace da sempre non cerco il rancore, se nel sogno ho sognato un sogno migliore nessuno mi svegli, mi sono perso da solo. Merci, madames, fottete sto cazzo! Vaffanculo perchè non riesco a farti uscire dal mio dentro, vaffanculo perché non posso continuare a far male cercando i tuoi occhi, vaffanculo per tutti i giorni passati a cercarti, vaffanculo per tutte le volte che ho pronunciato il tuo nome, vaffanculo per questo batticuore, per l'ansia che respiro, per un sasso che non tiro, per questo mio continuare a pensarti. Di essere perbene ne ho le palle piene, in questo mondo di coglioni esaltati voglio diventarlo anch'io. Imparerò ad arrotolare la erre, gesticolare le virgolette, assolutamente e nevero saranno i miei aggettivi. Voglio diventare un coglione! Vaffanculo a Van Googh, Neruda, Pessoa, Cartesio, Socrate, Moore e Shakespeare, ma si, vaffanculo anche a Oscar Wilde: mi avete già fottuto fin troppo la vita. Se i valori sono nel non pensare ad un cazzo, nell'aria snob, nel saper ballare un tango, nel scimmiottare le facce televisive, nei politici, nel telefonino, nel Suv, negli hotel di Sharm El Scheik.... Essia! Vaffanculo ai boschi ed alle camminate, alle spiagge e all'odore del mare, ad una madre che piange, ad un bimbo che corre. Vaffanculo alle poesie ed ai miei immensi batticuori, vaffanculo all'emozione di uno sguardo, all'emozione che ti stringe il cuore, all'ansia della sera, alla memoria, allo stringere una mano fosse solo per dire grazie. Vaffanculo al mio essere soltanto un uomo.