Nelle mie cattedrali di rabbie e dolori,
odo un eco di sapore innocente,
trasportato da sordi fragori,
che racconta stanco e silente,
di paesaggi senza colori.
ed è il tempo dell'ora blu,
quando esco dalle mie cattedrali,
con la forza ancora di guardare all'in su,
per capir se quell'eco ha davvero le ali.
so di riaprir soltanto atroci ferite,
quelle che mai potran esser curate,
illusioni che son streghe bruciate,
eppur mai dome d'esser ancora e sempre evocate.
- Attualmente 3.71429/5 meriti.
3,7/5 meriti (7 voti)