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Pubblicata il 07/10/2013
scorreva limpido un tempo un fiume azzurro
prati fioriti erbe profumate tante lungo il corso
poi di cemento alto duro ecco uno sbarramento
sparisce il verde un vasto immenso lago nasce
quello la corsa violentata qui mutata arresta
improvviso un giorno il temporale tuona pioggia
violenta torrenziale s’arrabbia il fiume si sbriciola
il cemento pochi secondi frana di colpo la montagna
sparisce dov’era la collina son strade vicoli contrade
dei paesi a valle l’alveo del fiume pietà non mostra
nella violenta corsa correndo verso il mare non s’arresta
acqua fango detriti portano solo morte e distruzione
piange una mamma il suo bambino travolto dalla piena
sotto la melma muore un fabbro nella sua officina
travolto portato via al bar seduto stava il pensionato.
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la natura si riappropria di cio' che la priviamo e poi piangiamo bravo

il 07/10/2013 alle 16:59

Purtroppo non impariamo mai. Bello il ritmo trascinante come la piena del fiume.

il 07/10/2013 alle 18:01

Bella e travolgente!

il 07/10/2013 alle 20:37

Bravissimo. Hai colto poesia nella drammaticità degli eventi. Complimenti,patty

il 08/10/2013 alle 07:55